Un patto di prosperità europeo tra Italia e Francia. A proporlo è Jesper Jespersen, presidente della rete degli economisti keynesiani, intervenuto al Sorrento Meeting 2014, l’evento organizzato dall’Osservatorio Banche-Imprese di Economia e Finanza, in svolgimento nella cittadina costiera. “La Germania e il modo di pensare tedesco è diventato preponderante all’interno dell’Unione Europa – ha dichiarato – Ma se due Paesi come l’Italia e la Francia parlassero con un’unica voce contro la Germania, la situazione potrebbe cambiare. Il patto dovrebbe focalizzarsi su investimenti in risorse umane, non inferiori ai 300 miliardi di dollari l’anno. Fondi che possono essere ricavati da una tassazione sulla transazioni finanziarie e da contributi di solidarietà dei Paesi in surplus come Germania ed Olanda”. Jespersen ha bocciato le politiche economiche condotte da Bruxelles negli ultimi anni. “L’eccessiva austerità ha causato bassa crescita e aumento della disoccupazione. Inoltre l’unione monetaria ha fatto sì che l’eurozona avesse performance peggiori durante la crisi. I costi sociali hanno fatto ridurre la spesa per il welfare aumentando la disuguaglianza in Europa”. I lavori del Sorrento Meeting proseguono oggi con la presenza, tra gli altri, del presidente dell’Istat Giorgio Alleva e dell’ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abouyoyb.
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