Una delegazione di oltre 200 imprenditori italiani, rappresentanti di 130 aziende, sarà in Vietnam, dal 21 al 24 novembre, per la stipula di accordi commerciali, nei settori legati a meccanica, biomedicina, energie rinnovabili, infrastrutture e connettività.Ad annunciarlo, l’ambasciatore del Vietnam in Italia, Ngueyn Hoang Long, in apertura dei lavori dell’edizione 2014 del Sorrento Meeting, l’evento economico internazionale organizzato dall’Osservatorio Banche-Imprese, in cui il Vietnam è ospite d’onore.”Questa missione di sistema – ha dichiarato – è un segnale della volontà di collaborazione tra i due Paesi, soprattutto in vista della firma di un accordo di libero scambio tra Vietnam ed Unione Europea. Un’intesa che avrà l’effetto di aumentare da 33 a 100 miliardi di dollari, nei prossimi cinque anni, il valore degli interscambi commerciali tra Vietnam ed Unione Europea”.Alla sessione speciale del Sorrento Meeting, dedicata al Vietnam, coordinata dal vice presidente dell’Obi, Gaetano Mastellone, sono intervenuti Daniel Kraus, vice direttore generale di Confindustria, Vu Viet Ngoan, presidente della Commissione nazionale per la supervisione finanziaria della Repubblica Socialista del Vietnam, Tran Annh Vu, direttore generale per gli affari economici del ministero degli Esteri del Vietnam, Te Nguyen Maily Anna Maria, responsabile desk Vietnam di Unioncamere Emilia Romagna.“
I negoziati di libero scambio hanno creato molte aspettative e questo accordo viene siglato in un momento di favore perché le economie dei Paesi Ue stanno tornando a crescere dopo la crisi – ha evidenziato Tran Annh Vu – E’ positivo che l’Unione Europea abbia stabilito una camera di commercio in Vietnam e vi sono già 1.400 progetti di collaborazione, avviati da imprese, che saranno attuati entro il 2015. Grazie all’accordo di libero scambio, il Vietnam diventerà un centro nevralgico delle attività economiche del Sud Est asiatico”.“La rimozione delle barriere al libero scambio con l’Ue – ha affermato Vu Viet Ngoan – è un ulteriore tassello del percorso di apertura del Vietnam al mercato estero, che tra il 1991 e il 2013 ha permesso una crescita del 170% delle esportazioni, che rappresentano il 30% del Pil. Vettori di questo cambiamento sono stati il migliorato quadro istituzionale, la formazione delle risorse umane, e il potenziamento delle piattaforme logistiche infrastrutturali”.Per Daniel Kraus, vice direttore generale di Confindustria, “l’avvicinamento dell’economia vietnamita deve svilupparsi attraverso l’incremento degli investimenti italiani e del surplus commerciale”.“Siamo consapevoli – ha aggiunto – che ancora molto deve essere fatto per informare le imprese italiane delle nuove possibilità offerte dal Vietnam. Un paese che sta dimostrando grande vitalità e voglia di progredire, come attesta lo scarso impatto della crisi globale sulla sua economia”.